Infarto miocardio silente

Infarto miocardico silente

L’INFARTO MIOCARDICO SILENTE

Il cuore è costituito da un muscolo, il miocardio, e dalle arterie coronarie responsabili dell’irrorazione sanguigna. Quando una di queste arterie si occlude, a causa di deposito di colesterolo e formazione di placche aterosclerotiche, blocca l’afflusso di sangue in un determinato distretto cardiaco provocandone un’ischemia e un infarto. AES Domicilio consiglia di affiancare ad un anziano a rischio infarto una badante convivente. Siamo una cooperativa badanti che vi aiuta a trovare la badante a Como, Milano, Lecco e Monza.

Secondo i dati, le malattie del sistema circolatorio causano un numero di morti pari al 41,1% del totale dei decessi. Una proporzione così elevata è dovuta in parte al processo di invecchiamento della popolazione e alla scarsa natalità che ha caratterizzato il nostro Paese negli ultimi anni.

Decessi per infarto miocardico silente

Per le malattie ischemiche del cuore (infarto del miocardio, altre forme acute e subacute di cardiopatia ischemica, infarto miocardico pregresso, angina pectoris e altre forme croniche di cardiopatia ischemica), si registrano decessi pari al 32% circa del totale delle morti per malattie del sistema circolatorio.

Infarto al miocardio: fattori di rischio

Tra i fattori più significativi dell’infarto miocardico silente ricordiamo:

  • l’età (il rischio cresce con gli anni);
  • Il sesso (l’incidenza è maggiore tra gli uomini, ma dopo la menopausa il rischio si equipara);
  • la familiarità (la probabilità è maggiore se in famiglia ci sono casi di eventi cardiovascolari precoci, cioè a meno di 55 anni per gli uomini e a meno di 65 anni per le donne).

Alcuni attacchi cardiaci si manifestano in maniera improvvisa e intensa. Non lasciando quindi alcun dubbio, nel soggetto colpito, di che cosa stia accadendo.

Infarto e sintomi

In questo caso i sintomi sono molto intensi e sono prevalentemente associati a forti dolori al petto, o allo stomaco. Il dolore può estendersi anche al braccio, al dorso, alla mandibola, alla spalla e alla nuca. Viene spesso associato a sudorazione, nausea, respiro corto e perdita di coscienza. Quando è in corso un infarto vero e proprio, molti pazienti hanno descritto il dolore al petto come il peggior dolore mai provato, accompagnato da uno stato di forte agitazione. Molti altri, invece, cominciano lentamente con lieve dolore o sensazione di disagio.

Stiamo parlando di quello che viene definito “infarto silente”. Questi sintomi non sono facilmente associabili a una malattia cardiaca ed è per questo che spesso tendono a essere ignorati o sottovalutati; chi ne viene colpito aspetta troppo tempo prima di chiedere aiuto. Si tratta dei cosiddetti infarti silenti o paucisintomatici (con pochi sintomi) che appunto non provocano dolore significativo e vengono scoperti solo se si effettua un elettrocardiogramma. Di solito avvengono più frequentemente negli anziani e nei diabetici.

Infarto cosa fare

Molto spesso sappiamo già cosa fare e come prevenire, ma tendiamo a trascurare quei piccoli gesti quotidiani che sono necessari per uno stile di vita sano: nei confronti di un anziano sarebbe opportuno garantire una guida giornaliera da parte di un professionista affinchè prenda le opportune
accortezze.