Doposcuola Como

Il ruolo degli educatori nella festa del due giugno

AES Domicilio offre servizi educativi a minori con problemi comportamentali e minori problematici a Lecco, Como e Monza. In questo giorno così importante Aes Domicilio non puó dimenticare la centralità e la rivoluzione generata in Italia dalla nostra Costituzione: essa è stata emanata dalla Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, con 453 voti a favore e 62 contro. Il testo, che è stato successivamente modificato 15 volte, è stato promulgato in edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale n° 298 il 27 dicembre 1947. L’Assemblea Costituente è stata eletta dal suffragio universale il 2 giugno del 1946 in seguito ad un referendum per l’abolizione della monarchia. La Costituzione è entrata in vigore il 1° gennaio 1948, un secolo dopo che lo Statuto Albertino era stato emanato. Anche se quest’ultimo era rimasto in vigore, era diventato privo di valore sostanziale.La nostra Costituzione è una carta rigida, modificabile solo attraverso un procedimento aggravato, formale in quanto contenuta in un documento solenne, votata dal popolo attraverso un organo rappresentativo, lunga in quanto il testo disciplina i principi fondamentali, l’organizzazione e le funzioni dei vari enti e organi istituzionali.

Il ruolo della politica, delle famiglie, degli educatori e della scuola: tutti hanno il dovere di partecipare e rendere attuabili tali diritti, ma i giovani, loro sono i protagonisti del presente e del futuro ed é al loro che oggi vogliamo appellarci, e lo facciamo attraverso le parole di uno dei padri costituenti: Piero Calamandrei.”Quindi voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come vostra; metterci dentro il vostro senso civico, la coscienza civica; rendersi conto (questa è una delle gioie della vita), rendersi conto che nessuno di noi nel mondo non è solo, non è solo che siamo in più, che siamo parte, parte di un tutto, un tutto nei limiti dell’Italia e del mondo. Ora io ho poco altro da dirvi.In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie. Sono tutti sfociati qui in questi articoli; e, a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane…

E quando io leggo nell’art. 2: «l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale»; o quando leggo nell’art. 11: «L’Italia ripudia le guerre come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli», la patria italiana in mezzo alle altre patrie… ma questo è Mazzini! questa è la voce di Mazzini! O quando io leggo nell’art. 8: «Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge», ma questo è Cavour!o quando io leggo nell’art. 5: «La Repubblica una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali», ma questo è Cattaneo! O quando nell’art. 52 io leggo a proposito delle forze armate: «l’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica», esercito di popoli, ma questo è Garibaldi! E quando leggo nell’art. 27: «Non è ammessa la pena di morte», ma questo è Beccaria! Grandi voci lontane, grandi nomi lontani…Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti! Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, è un testamento di centomila morti.

Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove fuorno impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione. ” Parole che devono risuonare ancora attuali nella nostra mente, che forse vanno ancora assimilate, ma che ogni giorno dobbiamo ripetere ai nostri figli riempiendole di senso e di coerenza.